Cosa vedere a Roma | Il colosseo

Simbolo della romanità, il Colosseo rappresenta il monumento più conosciuto della città a livello mondiale.

L’area monumentale si trova in una posizione centrale rispetto alla città antica ed è tranquillamente raggiungibile, grazie all’adiacente e omonima fermata della Metro B di Roma. Oltretutto compone con il Foro Romano e il Palatino il parco archeologico più vasto d’Europa (Parco Colosseo), nonché uno dei più visitati del panorama mondiale. Esso è stato inserito dal 2007 nella lista delle nuove sette meraviglie del mondo.

La struttura architettonica del Colosseo

L’edificio appare oggi in parte crollato a causa del terremoto che sconvolse la città nel 1349 e costituiva il primo anfiteatro stabile di Roma. Esso è caratterizzato da una gigantesca cavea ellittica con sostruzioni in blocchi squadrati di travertino e laterizio, ripartite in quattro piani. La struttura arriva a quasi 50 m di altezza e ha un asse maggiore di 188 metri, mentre quello minore è di 155. La quantità di materiale edilizio impiegato fu enorme: si è calcolato che vennero usati più di 100000 m3 di travertino e 300 tonnellate di ferro per le grappe. La magnificenza dell’edificio si rispecchiava anche nel numero di persona che doveva poter accogliere, calcolato attorno alle 60000-70000, come un moderno grande stadio di calcio.

I primi tre piani dell’arena erano caratterizzati da 80 arcate ognuna, inquadrate da semicolonne in tre diversi ordini architettonici per piano: tuscanico al primo, ionico al secondo e corinzio al terzo. I tre piani erano sormontati da un attico con lesene (un fusto, a pianta rettangolare, appena sporgente dalla parete stessa, con i relativi capitelli e base) di ordine corinzio, intervallate ogni due scomparti da una finestra quadrata. Sulla sommità sono ancora visibili i fori ricavati per inserire le travi di legno funzionali all’ancoraggio dell’immenso velario a copertura dell’arena e che era manovrato da un apposito distaccamento militare della flotta del porto di Miseno. L’interno dell’edificio è suddiviso in tre settori sovrapposti, i così detti maeniana, tramite corridoi anulari. I tre maeniana – primum, secundum e summum in ligneis (sommitale in legno) – erano organizzati in gradini, distinti verticalmente in cunei, grazie alle scalette e agli ingressi. Sui gradini sopravvissuti sono ancora visibili le iscrizioni incise che riportano i nomi delle persone o delle categorie sociali a cui erano riservati i posti: ad esempio equitibus romanis (ai cavalieri romani) o ancora Gaditanorum (ai cittadini di Cadice).

I sotterranei invece, ancora visibili in modo chiaro, ospitavano tutti i servizi, tra cui i macchinari come i montacarichi azionati da argani, le gabbie per le belve e le armi, necessari al normale svolgimento dei giochi. L’attuale conformazione corrisponde agli sviluppi della struttura nel corso del tempo, con almeno quattro fasi da Domiziano al IV secolo d.C., e si articola in 14 muri che delimitano 15 corridoi.

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